Catenaccio

  • Testo
  • Voci correlate
Nei giornali di carta stampata è uno degli elementi costitutivi del titolo. Si tratta di una riga scritta in un carattere molto vistoso che ha la funzione di ‘chiudere’ tipograficamente un titolo. Evidenzia un fatto o un avvenimento secondario o complementare rispetto al fatto o all’avvenimento principale e viene utilizzato come ‘secondo titolo’, principalmente per attirare l’interesse del lettore.
Il c. segue i tre elementi tipici del titolo (occhiello, titolo vero e proprio, sommario). Le nuove tendenze della titolazione ne consigliano un uso limitato. Infatti viene usato quasi esclusivamente per i titoli di apertura e di spalla. Più raramente compare nei tagli di centro pagina.
Fu introdotto per la prima volta dal giornalista Arturo Maffei del "Popolo d’Italia" per evidenziare in prima pagina un discorso di Benito Mussolini.

Bibliografia

Non c'è bibliografia per questa voce

Documenti

Non ci sono documenti per questa voce
Come citare questa voce
Catenaccio, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (23/11/2024).
CC-BY-NC-SA Il testo è disponibile secondo la licenza CC-BY-NC-SA
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
210